ELEZIONI REGIONALI 2020
Loredana Legrottaglie: una sfida 'gentile' per far vincere Emiliano
La 44enne consigliera comunale candidata con 'Senso Civico-Un nuovo Ulivo per la Puglia' lista della quale ha ideato e progettato simbolo e comunicazione politica a livello regionale

Fasano – Fra i candidati fasanesi alle prossime elezioni regionali, a sostegno del presidente uscente Michele Emiliano, nella lista “Senso Civico-Un nuovo ulivo per la Puglia” è scesa in campo Loredana Legrottaglie: con lei in lista Pino Romano consigliere regionale uscente, Angela Carluccio, ex sindaco di Brindisi, Giuseppe Tanzarella, figlio dell'ex sindaco di Ostuni e Valentina Cascione, assessore del Comune di Cellino San Marco. Ma chi è Loredana Legrottaglie? «Ho 44 anni – racconta a Osservatorio – e faccio politica da più di 20. Come tante donne provo a conciliare i tempi del lavoro con quelli della famiglia. Laureata in lettere ho scelto dopo qualche anno il mondo della comunicazione come percorso professionale, facendo confluire una serie di esperienze vissute in giro per la Puglia a bagaglio in quello che oggi è il mio lavoro. Amo leggere e scrivere, iniziando ogni giornata all'alba per ritagliare spazi tutti miei che non limitino il doveroso tempo da dedicare ai miei 2 figli».
Come nasce questa tua candidatura e cosa rappresenta la lista “Senso Civico-Un nuovo ulivo per la Puglia” a sostegno di Michele Emiliano?
«Parliamo prima di “Senso Civico - nuovo Ulivo per la Puglia”, un progetto ambizioso e di grande valore. Della lista mi sento per certi aspetti la mamma, avendone ideato e progettato simbolo e comunicazione politica a livello regionale. Quella mano che porge una foglia di Ulivo è un auspicio oltre che una ambizione. Ritrovarsi e recuperare la nostra identità, le nostre radici. Abbiamo costituito l'associazione politico culturale più di due anni fa, con lo scopo di creare un luogo di analisi e confronto, e siamo cresciuti nel tempo. Ad oggi contiamo diversi amministratori locali e ben 6 consiglieri regionali di cui due assessori uscenti: Alfonso Pisicchio e Cosimo Borracino. Un onore aver scritto il manifesto delle idee del movimento insieme a Laura Marchetti, già Sottosegretario all'ambiente e nominata da Romano Prodi nel 1996 tra i Sette Saggi per coordinare a livello nazionale il primo programma dell'Ulivo. L'approdo naturale alla candidatura vuol essere un impegno diretto a sostegno del presidente Michele Emiliano, per proseguire il cambiamento messo in atto in Puglia in questi anni».
Quali sono a tuo giudizio le problematiche più urgenti da risolvere per la Regione Puglia?
«Il quinquennio trascorso è stato impegnativo e si è concluso con la gravissima emergenza sanitaria legata al Covid 19. La nuova legislatura ripartirà necessariamente dall'emergenza pandemica e la gestione del contrasto ad essa. Le problematiche ancora sul tavolo sono tante: la riorganizzazione della rete ospedaliera, il contrasto alla Xylella fastidiosa, ormai giunta anche in agro fasanese; la questione ambientale di Ilva e Cerano e la chiusura del ciclo dei rifiuti».
Cosa ti ha convinto in questi cinque anni dell'amministrazione Emiliano?
«Si è profuso un grande sforzo per rilanciare il comparto turistico promuovendo con successo la Regione a livello mondiale; come non ricordare la pizzica ballata e suonata al Columbus Day, l'evento nazionale più sentito e seguito negli Usa. Ottimo il progetto di “PIN – Pugliesi Innovativi”, 11 milioni di euro per 386 nuove imprese giovanili è quello di Puglia Digitale. In 4 anni poi sono state aiutate oltre 30mila famiglie in condizioni di fragilità con ReD, dopo l'emergenza Covid, si è ulteriormente allargata la platea di beneficiari. Sul fronte delle leggi approvate ha particolare rilevanza la legge sullo “Psicologo di base”: un supporto psicologico appunto, tanto quanto quello medico, garantito dal Sistema Sanitario regionale. Ho seguito la legge a fianco del suo proponente, il Presidente della Commissione Sanità Pino Romano, ed è stato entusiasmante vedere come la Puglia si sia così resa capofila in Italia nella sperimentazione, un orgoglio per tutti».
Cosa, invece, non ti ha entusiasmato e andrebbe migliorato?
«Sul fronte sanitario non basta lo straordinario piano di assunzioni del personale medico messo in atto, (150 milioni di euro per 2.500 assunzioni), occorre riprogrammare l'offerta dei servizi ed ottimizzare i tempi d'attesa per le prestazioni ordinarie. Un cruccio poi è quello di non essere riusciti a votare la “legge sulla Bellezza” atta a normare, superandolo, l'attuale Piano Casa. Non può bastare lo spot del Parco di Costa Ripagnola, si può e si deve fare di più».
Sei entrata in consiglio comunale per sostituire Antonio Pagnelli, nominato assessore? Non sempre però il tuo atteggiamento appare in linea con le scelte dell'amministrazione Zaccaria. Perché?
«Se pur poco pertinente la ringrazio comunque per l'opportunità di chiarimento che mi sta dando. All'indomani delle dimissioni da consigliere comunale del nostro candidato sindaco Giacomo Rosato, le scelte degli eletti sono state distinte e autonome. La costituzione del gruppo “Uniti per Fasano” e le successive acquisizioni in Giunta di Ventrella prima e Pagnelli poi non hanno visto coinvolte le liste di provenienza, tantomeno Fasano Democratica. Ho incontrato il sindaco Zaccaria pochi giorni prima della nomina di Pagnelli chiarendo anche con lui che avrei mantenuto un profilo autonomo se pur propositivo, in coerenza col mandato conferitomi dagli elettori. In questi mesi non ho fatto mancare contributi, così come ho marcato un distinguo su alcune scelte che in questo momento ritengo inopportuno richiamare».
Per alcuni esponenti del PD locale la tua candidatura alle regionali è funzionale a erodere qualche voto a Fasano a Fabiano Amati per favorire l'elezione del leader del tuo movimento, Pino Romano, ex PD.
«Come ho già detto sono candidata per contribuire alla vittoria di Emiliano e sostenere un progetto politico, quello di Senso Civico che ho seguito in prima persona. La doppia preferenza poi, offre elementi di reciproca opportunità che sta a noi donne capitalizzare al meglio. Anche nell'ultima tornata elettorale delle amministrative a Fasano abbiamo esempi che fanno scuola in tal senso. Agli esponenti del Pd che avanzano preoccupazioni consiglierei lo studio dei flussi elettorali degli ultimi anni. Questo li aiuterebbe a capire come la mia sfida “gentile”, così come ho inteso definirla, aiuta un centrosinistra attualmente minoritario ad essere competitivo e vincente e non il contrario».
di Redazione
15/09/2020 alle 18:37:04
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